Menopausa: come vivere al meglio l’età d’oro della donna

 

Molte donne vivono male il periodo della menopausa perché esso coincide con il termine della fertilità e lo associano alla vecchiaia.

La menopausa è una fase della vita della donna associato a profondi cambiamenti sia dal punto di vista fisico, in cui la donna assiste ad un aumento fisiologico del peso, sia dal punto di vista psichico, con un peggioramento dell’umore e della qualità di vita.

La donna italiana entra in “menopausa fisiologica” mediamente, a 50/51 anni, ma e comunque considerata “fisiologica” se compare dopo i 45 anni.

La “menopausa precoce” è considerata tale se la cessazione dell’attività ovarica avviene prima dei 40 anni.

Nella fase che la precede, detta perimenopausa, le mestruazioni sono irregolari e possono già presentarsi alcuni sintomi tipici, come l’aumento del peso corporeo, gli sbalzi d’umore e le vampate di calore….ma non è detto: da persona a persona può cambiare tutto!

Non ci sono test diagnostici che possano stabilire con certezza lo stato di menopausa. L’analisi del sangue che misura i valori di FSH (l’ormone follicolo stimolante), presente a livelli più elevati con l’ avvicinarsi del periodo non più fertile, può dare indicazioni. Ma i valori di questo ormone tendono a fluttuare molto.

I sintomi che accomunano le donne in menopausa sono associati a profondi cambiamenti biologici e hanno sfumature diverse in ogni donna.

Dal punto di vista ormonale si assiste a:

  • una riduzione degli ormoni che regolano il ciclo mestruale (estrogeni, progesterone, inibina) a cui si associano sintomi importanti quali l’osteoporosi, l’invecchiamento della pelle, l’irsutismo e l’acne rosacea.
  • una disregolazione dell’ asse ipotalamo, ipofisi, ovaie (dovuto a una cessazione dell’attività ovarica) a cui si associano sintomi vasomotori e psichici quali le vampate, i disturbi dell’umore, l’emicrania, dolori articolari e perdita di autostima che sono sintomi caratteristici anche del periodo pre-menopausa.

Dal punto di vista metabolico si assiste a:

  • un cambiamento del profilo lipidico e glucidico a cui si accompagna un aumento degli accumuli adiposi poichè viene a mancare il ruolo fisiologico che gli estrogeni hanno nel regolare la distribuzione omogenea del grasso corporeo.

È possibile vivere serenamente la menopausa?

Ogni donna deve essere consapevole che un corretto stile di vita la può salvaguardare dai danni della menopausa.

È necessario rimanere attivi, praticare regolare esercizio fisico (camminare almeno trenta minuti al giorno con passo sostenuto), evitare il fumo e l’abuso di alcool, evitare l’aumento del peso corporeo.

Consigli dietoterapici

Con una dieta personalizzata è possibile contenere l’aumento del peso e prevenire malattie metaboliche associate come il diabete e le malattie cardiovascolari; la dieta:

  • Deve essere povera di grassi senza eliminare i grassi di buona qualità che devono essere presenti per ridurre lo stato infiammatorio che andrebbe ulteriormente a indebolire la struttura ossea.
  • Deve essere ricca di calcio, con un corretto apporto di vitamina D e microelementi come boro, silicio, magnesio oltre al calcio, utili per una corretta rimineralizzazione ossea.
  • Deve prevenire la disbiosi poiché studi clinici hanno dimostrato che l’aumento dei batteri “nemici” dell’ intestino sono una possibile concausa dei problemi legati alla menopausa.

Integrazione a supporto dell’alimentazione.

Con una corretta integrazione fitoterapica è possibile agire sui sintomi vasomotori quali le vampate, l’ irritabilità, i disturbi del sonno e la sudorazione

Da qualche anno l’ arsenale terapeutico si è arricchito con l’inserimento di fito-estrogeni, sostanze che devono essere usate sotto controllo medico e farmaceutico, data la possibilità di sovradosaggio, e quindi di controindicazioni.

I più noti Fitoestrogeni utilizzati per il trattamento delle vampate sono: soia e trifoglio (isoflavoni); semi di girasole e fagioli (cumestani); cereali, frutta, olio d’oliva, semi di lino, semi di sesamo e luppolo (lignani).

Inoltre i fitoestrogeni, in associazione con piante ad azione sinergica, (Equiseto, Bambù) hanno efficacia sull’ osteoporosi aumentando la densità ossea e il trofismo del tessuto connettivale.

Per il trattamento dell’ansia e gli stati depressivi è utile integrare la Salvia officinalis che, con la sua blanda azione estrogenica, aiuta a diminuire le vampate tipiche della menopausa, a rasserenare l’umore e quindi a ridurre gli stati di tensione e di nervosismo tipici della menopausa.

Per le donne in menopausa con acne rosacea, irsutismo e grasso addominale è consigliato l’integrazione con il luppolo, una pianta ad azione sedante molto utile per le donne con tratti aggressivi e ansiosi.

 

È necessario sfatare la parola menopausa dalle sue connotazioni negative, impegnarsi a trovare un nuovo equilibrio psico-fisico e adattarsi al meglio ai cambiamenti fisiologici tipici della donna in menopausa rivolgendosi a un professionista per l’aiuto dell’integrazione.

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